A meno che non abbiate intolleranze alimentari o seguiate una dieta particolare (vegana, ad esempio), le uova non mancano quasi mai in frigorifero.
Per questo motivo, ho pensato che potesse essere utile fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Partiamo con qualche informazione:
– Per questioni igieniche è sempre meglio lavare le uova prima di utilizzarle, al fine di evitare eventuali contaminazioni batteriche. Lo sapevate, ad esempio, che il famoso e pericoloso batterio della Salmonella si trova nel guscio delle uova e non al suo interno?
Ecco un buon motivo per lavarle e, soprattutto, per lavare bene le mani dopo averle maneggiate.
– Al giorno d’oggi tutte le uova riportano la data di scadenza, ma se aveste la possibilità di usare delle uova regalate da un amico contadino, esiste un modo per capire se sono ancora fresche oppure no. Basterà immergere l’uovo in una ciotola ripiena d’acqua e aggiungere un cucchiaino di sale: se l’uovo rimarrà adagiato sul fondo, in orizzontale, vorrà dire che è ancora fresco; se rimarrà sul fondo ma in posizione verticale (con la punta verso l’alto) vorrà dire che ha un grado intermedio di freschezza (sarà ancora buono da mangiare ma è consigliato consumarlo previa cottura); se verrà a galla sarà ormai da buttare perché scaduto (vuol dire che al suo interno si è formata una camera di aria).
– Un altro accorgimento a tutela del consumatore, è un codice che viene stampato singolarmente su ogni uovo e si presenta più o meno così: 0IT001UD036.
Vediamo insieme a cosa si riferisce:
0: tipologia di allevamento
IT: Paese di produzione delle uova
001: codice ISTAT del comune di provenienza
UD: provincia di appartenenza
036: allevamento di deposizione
A volte l’immagine delle galline spensierate e libere che abbiamo in mente, potrebbe non corrispondere completamente alla realtà, ma leggendo questo codice potremmo essere più coscienti di cosa stiamo acquistando.
Per questo motivo, un dato molto importante da considerare è la tipologia di allevamento. Ne esistono quattro tipi: 0-1-2-3.
0: Allevamento biologico: le galline spensierate che abbiamo solitamente in mente. Si tratta di galline di razze rustiche provenienti da allevamenti biologici, libere di muoversi a terra e all’aperto. Si alimentano con mangimi biologici di origine controllata, come mais e cereali.
1: Allevamento all’aperto: le galline passano alcune ore della giornata all’aperto, in ambienti controllati, dove possono razzolare e deporre le uova.
2: Allevamento a terra: le galline vivono al chiuso, in grandi capannoni illuminati da luce artificiale, nei quali sono libere di muoversi e deporre le uova.
3: Allevamento in gabbia: le galline vivono compresse in piccolissime gabbie, con pochissima possibilità di movimento, dove depongono le uova che, con un nastro trasportatore, vengono portate in un unico punto di raccolta.
– Sulla confezione possiamo inoltre trovare il riferimento alla categoria di peso dell’uovo : XL, L, M, S .
XL: peso oltre i 75 gr
L: peso compreso tra i 65 gr e i 75 gr
M: peso compreso tra i 55 gr e i 65 gr
S: peso al di sotto dei 55 gr
Infine, dettaglio molto utile da sapere: sapete quante uova servono per avere 100 gr di tuorli? Ne servono circa 5. Perché, se consideriamo un uomo medio:
– l’ uovo intero senza guscio pesa circa 55 gr:
– il tuorlo ne peserà circa 17/18 gr
– l’ albume circa 31/32 gr
– il guscio 6 gr
Bene, abbiamo detto tantissime cose sulle uova, è arrivato il momento di una nuova ricetta … un bel biscottino da tea con della crema pasticcera di accompagnamento, come lo vedete? 😉